Il Comandante.
Con questo sito, il Corpo di Polizia Municipale intende essere ancora più vicino ed utile al cittadino che consultando le nostre pagine potra' trovare interessanti informazioni sui numeri di emergenza, sedi e procedure nonchè una raccolta di notizie per sapere cosa accade in città.
Inoltre, mettiamo a Vostra disposizione un’email costantemente monitorata che ogni giorno pone in contatto la nostra realtà con chi ha bisogno di ulteriore aiuto o informazioni.
Ai navigatori che ci hanno raggiunto porgo il più cordiale saluto.
Comm. PAVIA Bruno
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Comm. PAVIA Bruno
Il Corpo
dueNel 1995, con l’ampliarsi della pianta organica e la specializzazione del servizio, a seguito della legge quadro 7 marzo 1986 n.65 è stato istituito il “Corpo di Polizia Municipale”.
Attualmente il Corpo conta in organico un Messo, con sole competenze amministrative, due Agenti e due Ufficiali di Polizia Locale di cui un Ispettore capo e il Comandante.
La Polizia Municipale è funzionalmente ricompresa nell’unità organizzativa di vigilanza e oltre alle ordinarie funzioni di controllo e sorveglianza, sviluppa il proprio operato anche nei settori del Commercio, Viabilità, Trasporti e Protezione civile.
Attualmente il Corpo conta in organico un Messo, con sole competenze amministrative, due Agenti e due Ufficiali di Polizia Locale di cui un Ispettore capo e il Comandante.
La Polizia Municipale è funzionalmente ricompresa nell’unità organizzativa di vigilanza e oltre alle ordinarie funzioni di controllo e sorveglianza, sviluppa il proprio operato anche nei settori del Commercio, Viabilità, Trasporti e Protezione civile.
Un po di storia....
1924 - Palazzo Adamo
A causa di un incendio che distrusse buona parte dell’archivio comunale, si rilevano i primi documenti riferiti alle guardie civiche solo dall’inizio del 1800. Ulteriori prove datano però la vera e propria formazione del gruppo delle Guardie Municipali di Candiolo nel 1872.
L’allora Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco GHIA Vittorio, sancì con delibera del 21 aprile, l’adozione del Regolamento Comunale del Servizio.
Nell’ordinamento si stabilivano quali fossero i doveri e le attribuzioni delle Guardie, l’uniforme da indossare, le pene per eventuali omissioni e il salario della guardia fissato in 40 lire mensili.
Cospicua è la documentazione dell’epoca che testimonia la quantità di interventi portati a termine dall’allora personale in servizio.
Una tra tutte spicca emblematico il rapporto di arresto compiuto il 3 Giugno 1879 dalla Guardia Coalova Giuseppe a carico di tale F.G. di anni 23, calzolaio.
Gli atti, scritti a china su pergamena dell’epoca, narrano che l’Agente ebbe a cogliere il mascalzone dietro le mura del Castello, intento al “rubarizio di foglie di gelso”, prezioso elemento per la coltivazione dei bachi da seta.
Nel verbale, trasmesso alla Regia Pretura di Orbassano, si riferisce che durante le operazioni di arresto prese corpo una colluttazione.
La Guardia, al fine di difendersi dal lestofante armato di “Roncola” e procedere al suo arresto, dovette tenerlo a bada con un bastone. Successivamente, con un colpo “ben assestato”, lo condusse alla resa. Dell’iniziativa ne portò ricordo il malcapitato dovendo egli ricorrere alle cure del Dr. Durando Luigi, medico condotto, che nel verbale dichiara di aver “medicato secondo l’arte una ferita di 5 centimetri al capo di F.G. giudicandola guaribile in tre giorni, salvo accidenti imprevisti o disordini dell’individuo ferito”
Del periodo bellico risalente all’ultima guerra affiorano altre indicazioni e notizie su alcune attività d’istituto svolte dal “Civic” Palazzo Adamo.
L’allora Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco GHIA Vittorio, sancì con delibera del 21 aprile, l’adozione del Regolamento Comunale del Servizio.
Nell’ordinamento si stabilivano quali fossero i doveri e le attribuzioni delle Guardie, l’uniforme da indossare, le pene per eventuali omissioni e il salario della guardia fissato in 40 lire mensili.
Cospicua è la documentazione dell’epoca che testimonia la quantità di interventi portati a termine dall’allora personale in servizio.
Una tra tutte spicca emblematico il rapporto di arresto compiuto il 3 Giugno 1879 dalla Guardia Coalova Giuseppe a carico di tale F.G. di anni 23, calzolaio.
Gli atti, scritti a china su pergamena dell’epoca, narrano che l’Agente ebbe a cogliere il mascalzone dietro le mura del Castello, intento al “rubarizio di foglie di gelso”, prezioso elemento per la coltivazione dei bachi da seta.
Nel verbale, trasmesso alla Regia Pretura di Orbassano, si riferisce che durante le operazioni di arresto prese corpo una colluttazione.
La Guardia, al fine di difendersi dal lestofante armato di “Roncola” e procedere al suo arresto, dovette tenerlo a bada con un bastone. Successivamente, con un colpo “ben assestato”, lo condusse alla resa. Dell’iniziativa ne portò ricordo il malcapitato dovendo egli ricorrere alle cure del Dr. Durando Luigi, medico condotto, che nel verbale dichiara di aver “medicato secondo l’arte una ferita di 5 centimetri al capo di F.G. giudicandola guaribile in tre giorni, salvo accidenti imprevisti o disordini dell’individuo ferito”
Del periodo bellico risalente all’ultima guerra affiorano altre indicazioni e notizie su alcune attività d’istituto svolte dal “Civic” Palazzo Adamo.